November 10, 2012

"Di Petta t'è pasè l'Atlantic ma miga la Pèrma" (Rossi, cit.)


Cronaca.
Giovedì 8 novembre a Parma, nell'aula Magna dell'Università degli Studi, si è tenuto un affollato convegno denominato 'Psicopatologia tra Natura e Cultura'. Un evento interdisciplinare che ha visto la partecipazione di Gilberto Di Petta a tenere alta la bandiera della Fenomenologia Clinica tra etologi, antropologi teologi e psichiatri darwiniani. 
Nonché tra inflitrati riduzionisti della prima ora.
Il Nostro si è battuto come un leone ed ha portato a casa, ed alla causa, ottimi apprezzamenti e nuovi contatti per la Società e la Scuola che saranno impegnate nel 2013, anno del centenario Jaspersiano, con il XIII Corso Residenziale di Figline Valdarno.



Organizzato dal dott. Matteo Tonna, nostra vecchia conoscenza, e dal prof. Carlo Marchesi, il convegno oltre a Di Petta ha visto alternarsi al microfono Alfonso Troisi (Università Roma2), Stefano Parmigiani (Università di Parma), Francesco Remotti (Università di Torino), Roberto Tagliaferri (Università Cattolica di Milano). 
Nota negativa lo spazio per la discussione che si è ridotto a pochi minuti. Sorpresa il prof. Tagliaferri che ha continuato e portato a termine, sul versante del sacro, la discussione sul trascendentale come luogo della psicosi intrapresa da Di Petta.


sulle barricate: Colavero, Di Petta, Rossi

Il torrente Parma intanto, apparentemente ignaro dei suoi argini abitati da emuli di Magritte, scorreva veloce e freddo di acque montane e gelide, quasi pulite. Non chiare. Barricata ultima, non oltrepassabile, a richiamare la frase scritta a ricordare la resistenza degli abitanti del centro città all'assedio delle camicie nere di Italo Balbo del 1922: "Balbo t'è pasè l'Atlantic ma miga la Pèrma". Per dire.